Descrizione
Ventotto anni son passati dal 1995, cioè dalla rappresentazione di Fef e c’quar (Fave e cicorie), una commedia che assumeva spesso i caratteri della farsa, evocando, qua e là, toni che l’accostavano alle commedie di Plauto, tanto amato da Montemurro, quanto da lui sono amati Euripide, Brecht, Pirandello e De Filippo. Non un teatro, in quella lontana estate del 1995, accolse la rappresentazione di Fef e c’quar, ma uno slargo, nei Sassi, alle spalle della chiesa di San Pietro Caveoso, sul ciglio della Gravina. Ebbe grande successo, evento del tutto nuovo nella città di Matera.
Da allora l’attività teatrale di Antonio Montemurro e dell’Associazione di Filodrammatici, Talía Teatro, creata nel 1994 non ha avuto sosta. Larga è la produzione originale, ispirata alla storia popolare materana e lucana, ma anche alla letteratura teatrale nazionale e internazionale, adattata alle esigenze dei tempi e del pubblico. Ora, consapevole che le parole volano e si perdono, si è pensato alla pubblicazione dei testi. Si pubblica ora il primo di tre volumi, con prefazione di Giovanni Caserta, che, definendo il carattere dell’opera, della funzione pedagogica e sociale svolta da Montemurro, è prefazione al primo volume e all’opera intera.
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