Descrizione
La pubblicazione delle lettere inedite, scritte da Giustino Fortunato a don Giovanni Minozzi durante il periodo dal 1919 al 1932, consente di inquadrare con un affresco impressionistico non solo un’amicizia autentica intercorsa fra queste due personalità così diverse, ma offre la possibilità di una migliore conoscenza del pensiero e dell’anima del grande meridionalista nell’ultima parte della sua vita, ormai fuori dall’agone politico.Pertanto, nel presente testo, emerge una visione a largo raggio dei temi della questione meridionale, attraverso una nuova linea interpretativa basata sul convincimento di Minozzi e Semeria circa la possibilità di redenzione del Mezzogiorno mediante l’educazione e l’istruzione, a cui Giustino Fortunato aderirà progressivamente e con entusiasmo, perché tale idea scaturiva da una fede e da una concretezza operativa con l’istituzione di orfanotrofi, scuole, asili, doposcuola, ricreatori. A questo percorso si collegano la nascita, i primi germi e i progressi dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, fondata nel 1919 per l’assistenza agli orfani di guerra e a coloro che erano poveri e derelitti; e di questa benemerita istituzione Giustino Fortunato divenne socio attento, partecipe e benefico, tanto da finanziare un Asilo a Rionero in Vulture intitolato alla madre.I temi trattati consentono di conoscere meglio i protagonisti di questa epopea di bene, ma sono anche temi di sconvolgente attualità che invitano alla riflessione e al discernimento in modo dialettico rispetto alla realtà sociale, culturale e civile del nostro tempo.
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