Una città a 360° per un viaggio emozionale senza paragoni

Un libro così particolare ha necessariamente una prospettiva non comune. Tutto è animato, infatti, dall’incontro tra chi Matera la conosce e la ama profondamente e chi invece la scopre per la prima volta con stupore.
Lo sguardo di Maria Antonella Siepe, che nei suoi testi esprime l’affetto che la lega ai vicoli e ai paesaggi di Matera, si affianca in un binomio perfetto alla meraviglia di Enrico Formica, che ha scoperto in questa occasione la bellezza dei luoghi nascosti della città e della sua campagna. Due professionisti che si sono uniti per diventare autori di un’opera che non è fatta di dati storici e tecnici, di analisi e riassunti di eventi, ma di emozioni e riflessioni, sensazioni e ricordi.
Una passione intensa è quella che ha unito persone molto distanti tra loro, avvicinandole in un comune ideale e nella volontà di far vedere oltre quello che è già stato mostrato tante volte.
Una fotografia a 360° per mostrare una città che va vissuta, respirata e amata: una città magica, come la definisce chiunque la visiti. 360° di pazienza e sincerità, rappresentati dalla lunga esposizione della pellicola analogica e dalla mancanza di manipolazioni successive. 360° di carta e inchiostro, in una stampa di alta qualità su più facciate che arriva, in alcune pagine, a oltre 1,20 m di lunghezza.
Una pubblicazione unica, in cui noi di Edizioni Giannatelli, piene di entusiasmo come sempre, ci siamo immerse totalmente, affiancandoci all’autrice e al fotografo e dedicando al progetto un intero anno di lavoro, che si riflette nella divisione interna del libro.
Quattro stagioni per quattro visioni di Matera, seguendo percorsi non storici o turistici, ma dettati solo dal cuore e dalle emozioni.
Il cammino che si può percorrere tra le pagine di Matera, la bella stagione è proprio scandito dal desiderio di trasmettere sensazioni, che, attraverso le immagini di Enrico Formica, si sono dimostrate così forti da superare i limiti della carta per regalare ricordi da conservare con cura e da rivivere concretamente, percependo di nuovo la consistenza del tufo, il silenzio dei campi e il profumo del pane nelle vie della città.

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