Presentazione del volume di Maurizio Camerini e Michele Di Lecce

Rassegna Stampa
“La polvere riveste i sentieri dove si cammina scalzi, dove c’è un silenzio sonoro di foglie. (…)
Vento nell’imbuto secco dove ha origine il confine, l’idea di confine, nel suo essere visibile eppure presente. (…)
La parola è lì, nella pietra indissolubile e porosa alla lenta erosione dei tempi, vento e pioggia o calunnia dell’uomo. (…)”
Sarà presentato il 13 dicembre a Matera nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi alle 18,30 dalla giornalista Beatrice Volpe, Di vento di pietra di polvere MaterAfrica (edizioni Giannatelli), il nuovo libro firmato da Maurizio Camerini e Michele Di Lecce. Materani, entrambi innamorati dell’Africa e dei suoi chiaroscuri, hanno realizzato un volume in cui i testi (di Camerini) e le immagini (di Di Lecce) si completano in un circolo virtuoso che rimanda al cuore e allo sguardo del lettore tutte le emozioni degli autori.
“La stagione delle piogge – scrive Camerini – ha profumato i campi di verde, le pietre rispondono esaltate dai colori e le foglie prorompono anche sul saggio baobab. Si discende verso il bassopiano fendendo una nebbia lattiginosa, densa, come raccolta direttamente dalle nuvole. Si discende alla ricerca del raggio di sole che illumina la piena di limoni e arance, capre e cammelli, verso la bianca Keren. Il racconto della guerra si snoda ancora ai bordi delle strade con gli scheletri pesanti dei carri arrugginiti. (…)”.
Sono i contrasti a catturare chi legge, la bellezza mozzafiato di una natura selvaggia e la crudeltà disumana della guerra, spesso sullo sfondo.
Gli scatti di Di Lecce, in bianco e nero, ritraggono, tra le altre cose, l’innocenza dei bambini, i loro sorrisi disarmanti e alcuni paesaggi che sembrano incantati.
Una curiosità: il libro, la cui prefazione è stata curata da Giuseppe Palumbo, suggerisce un parallelismo inconsueto ma, forse, quanto mai vivo tra Matera, Levi, Pasolini e l’Africa.
Maurizio Camerini è nato a Matera dove risiede e lavora. Viaggia in Africa dal 1990 collaborando con ONG, comunità locali, associazioni di solidarietà e cooperazione; organizza scambi culturali come ponte tra Matera e l’Africa.
Michele Di Lecce è nato a Matera, dove risiede e lavora. Attraverso la fotografia ricerca le relazioni culturali tra il territorio in cui vive e i paesi dell’Africa nei quali viaggia dagli anni ’90. A Matera si dedica alla fotografia con l’associazione culturale MateraFotografia.