La mostra “Carlo Levi e l’Arte della politica. Disegni e opere pittoriche”, di cui la nostra casa editrice ha pubblicato il catalogo, si è spostata da Matera a Roma presso i Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, dove è ancora visibile fino al 22 marzo 2020.
Nata per iniziativa del Centro Carlo Levi di Matera per riempire un vuoto nello studio della sua produzione, ovvero quello sulla sua grafica politica, la mostra vuole raccontare la sua attività nei due anni a cavallo del 1948.
Fondamentali per la nascita dell’Italia Repubblicana, quegli anni vedono infatti Levi occupato in una rivista di grande tiratura con i suoi disegni politici. Il suo guardare divertito e ironico all’Italia dell’epoca emerge da queste opere, la cui analisi va, come detto, a riempire un vuoto solo in parte colmato da due mostre precedenti (Matera 1992, Roma 1993).
Più che oggetto di una semplice visione politica di queste opere, come era stato in precedenza, la sua grafica politica è stata ora studiata criticamente e il visitatore viene accompagnato in un racconto cronologico.
La varietà delle opere esposte a Matera, che va dai disegni stilizzati, allusivi e dai toni surrealisti, a quelli descrittivi e più comprensibili, a quelli più studiati, è stata ulteriormente arricchita di nuove opere pittoriche nella sua versione romana.
Tra le 30 opere pittoriche, i 58 disegni politicie le ulteriori 46 opere pittoriche aggiunte grazie alla Fondazione Carlo Levi di Roma, di cui alcune sono del tutto inedite, emerge agli occhi del visitatore la grande originalità e autonomia del Carlo Levi illustratore satirico, seppur non trascurando le segnalate affinità stilistiche e riprese tematiche.
Un Levi insolito che riesce a coniugare perfettamente arte e politica è quello che emerge in queste opere. E questa riscoperta è naturalmente completata dal catalogo, che la integra con i saggi e gli approfondimenti di studiosi quali Lorenzo Rota, Giampaolo d’Andrea, Filippo Laporta, Nicola Filazzola, Mariadelaide Cuozzo, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Michele Tavola, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna.